Gurdjeff International Review
Unintroduzione agli
Scritti di G. I. Gurdjeff
di J. Walter Driscoll
Ad una prima lettura, questo libro pantagruelico e rigoroso è intimidatorio persino per lettori abituati a digerire testi complessi. Esso non elargisce i propri tesori ad unanalisi prematura o superficiale, e non ci si dovrebbe lasciare sconfiggere dallapparente oscurità impenetrabile, né essere fuorviati dal fatto che, sebbene prenda la forma di un pionieristico romanzo di fantascienza, I racconti di Belzebù sia in realtà un veicolo di grandi idee e rivelazioni filosofiche, religiose e psicologiche. Le barriere e le complessità del libro non sono mai il risultato di una mera postura letteraria. Esso è labirintico per varie ragioni: perché la portata, profondità ed interrelazione di ciò che Gurdjeff cerca di fare, le proporzioni mitiche e gli elementi epici che ne rafforzano la struttura, le molte idee profonde ed inquietanti che esso contiene eludono una facile comprensione. Il lettore serio tiene conto dellapparentemente pomposo ma autenticamente amichevole consiglio di Gurdjeff secondo cui è solo dopo una terza lettura completa che si può veramente incominciare a cercare di scandagliare la sostanza. Ciò che Gurdjeff cerca di fare non è nulla di meno di ciò che la sua serie di libri immodestamente intitolata si propone di presentare, ovvero tutto ed ogni cosa che abbia veramente importanza.
Il titolo principale di questa prima serie I Racconti di Belzebù A Suo Nipote: Una Critica Obiettivamente Imparziale della Vita dellUomo, è il titolo su cui si impernia la struttura del libro. Viaggiando attraverso luniverso sulla nave interspaziale Karnak con il proprio nipote Hassein, Belzebù si impegna ad accrescere listruzione del ragazzo. Hassein è un dodicenne sensibile, intelligente e curioso. Nel corso del loro lungo viaggio, Hassein pone molte domande a Belzebù a proposito degli strani esseri tricerebrali che abitano un piccolo pianeta nel remoto sistema solare nel quale Belzebù fu bandito per effetto del suo ribellismo giovanile. Hassein si sforza di comprendere perché gli esseri tricerebrali del pianeta prendano leffimero per Reale. Poiché Belzebù esiste su un piano di tempo che si estende a migliaia di anni terrestri, ed era stato bandito su Marte da eoni, il suo esilio gli offre loccasione di osservare da vicino gli abitanti del nostro pianeta. Belzebù racconta le sue storie ed impiega queste osservazioni della Terra dal suo osservatorio su Marte e da sei discese sulla Terra, apparentemente per istruire Hassein, ma, di fatto, per offrirci una critica imparziale della nostra vita.
Questa struttura di trama fornisce a Gurdjeff una piattaforma epica che si tiene in equilibrio fra un capitolo introduttivo di cinquanta pagine, intitolato Linsorgere del Pensiero ed un capitolo finale di uguale lunghezza DallAutore. In questi lunghi capitoli, Gurdjeff parla al lettore con la sua propria voce. Verso la fine, Gurdjeff fa finalmente riferimento (e quindi, nel suo modo caratteristico, solo di passaggio) alla nostra diminuita capacità di concentrare lattenzione attiva ed alla nostra dipendenza dal flusso di associazioni automatiche. Egli indica che il flusso di associazioni automatiche dentro di noi prenda il posto di ciò che egli chiama processo mentale di un essere attivo, e che lattenta lettura del suo libro possa aiutarci a sviluppare questa funzione latente.
Parlare di iperbolico sarebbe troppo poco in relazione ai Racconti di Belzebù. Unico da così tanti punti di vista, può darsi si tratti del solo libro scritto in cui lautore abbia studiato attentamente le reazioni del suo pubblico così attentamente per più di due decenni e lo abbia riscritto tenendo a mente queste osservazioni. Nulla in questo libro, o nelle reazioni del lettore, è accidentale. I Racconti di Belzebù rimane, come senzaltro Gurdjeff intendeva, il primo terreno dincontro per chiunque sia interessato nel prendere conoscenza diretta con lui e con le sue idee.
I Racconti di Belzebù fu pubblicato la prima volta con il titolo All and Everything: Ten books in three series of which this is the First Series a New York da Harcourt Brace nel 1950 in 1238 pagine ed a Londra da Routledge & Kegan Paul nel 1950 in 1238 pagine. Salvo le variazioni di titolo, che consistono in aggiustamenti delle frasi All and Everything, Belzeubs Tales e An Objectively Impartial Criticism of the Life of Man, la correzione in corso di errata corrige e linclusione di due paragrafi omessi nella prima edizione, il testo del libro è rimasto come pubblicato la prima volta da Gurdjeff nel 1950.Da allora, il testo è stato ripubblicato in copertina rigida ed in paperback da Dutton, Routledge e Kegan e più recentemente nel 1999 da Penguin /Arkana in unedizione paperback con correzione cumulativa di errori di ben scarsa portata contenuti nelle edizioni precedenti. Leccezione è Belzebubs Tales to His Grandson: An objective Impartial Criticism of the Life of Man. All and Everything/First Series [Revised Edition] pubblicato a New York e a Londra da Viking Arkana nel 1992 di 1135 pagine, senza la prefazione editoriale né la descrizione di scopo, metodo e fonti. Questa revisione è in un Inglese contemporaneo più accessibile che non la versione precedente. Si basa in gran parte sulla traduzione francese del 1956 ed incorpora un nuovo studio del manoscritto russo; entrambi i quali sono alquanto differenti in alcuni punti rispetto al testo Inglese.
Riveduto e corretto dal manoscritto non pubblicato dalleditore di Orage e da manoscritti russi originali, lautobiografia di Gurdjeff si apre con unintroduzione di trenta pagine in cui egli discute della letteratura come uno dei mezzi principali per sviluppare la mente quellimportante stimolatore allauto-perfezione e lamenta la corruzione della letteratura contemporanea in relazione a questo scopo. Egli confida al lettore di essere divenuto abile nellarte di nascondere seri pensieri in una forma esterna allettante e di facile comprensione. I dieci capitoli che seguono sono, in superficie, dedicati a descrivere la famiglia di Gurdjeff, i suoi insegnanti di scuola, amici e compagni che condivisero la sua ricerca di conoscenza e comprensione. Al di là dellimpegnativa forma esterna della narrazione personale di Gurdjeff, della quale alcuni dettagli possono essere verificati ora dopo più di centanni, si tratta della storia della sua ricerca determinata di una tradizione di saggezza psico-spirituale che potesse condurre alla conoscenza sulla base dello sviluppo dellessere ed al materiale necessario per una nuova creazione. Il capitolo finale, che non ha numero, è un addendum che contiene una lunga narrazione chiamata La questione materiale in cui Gurdjeff risponde in modo franco ad una domanda su come erano finanziate le sue ampie ricerche e listituto che guidava. Nella risposta, egli descrive lingegnosità, la versatilità e liniziativa sostenuta che egli dovette esercitare, nonché i considerevoli oneri finanziari implicati, per raggiungere i propri obiettivi.
Incontri con Uomini Straordinari fu pubblicato per la prima volta a New York da Dutton nel 1963 (303 pagine) ed a Londra da Routledge & Kegan Paul nel 1963 (303 pagine). Il testo è stato ripubblicato varie volte in paperback, il più recentemente a Londra e New York da Penguin Arkana nel 1985.
Si tratta di un lavoro frammentario che contiene le valutazioni più interiori di Gurdjeff in All and Everything. Esso consiste in un prologo ed introduzione che occupano la metà circa del libro; seguiti da cinque brevi conferenze. Il capitolo finale, intitolato Il Mondo Interiore ed Esteriore dellUomo è interrotto a metà di una frase ed è, a quanto sostiene John G. Bennet (Uno degli esecutori del testamento letterario di Gurdjeff), lultima cosa che Gurdjeff scrisse. Attingendo ad un materiale autobiografico derivante da decenni di ricerca, nonché dal suo lavoro con gruppi in Europa ed in particolare in America con il suo studente ed amico A. R. Orage, Gurdjeff accenna alle pratiche, agli sforzi ed allintensa sofferenza necessaria per realizzare una rappresentazione del mondo esistente in realtà.
La Vita Reale, fu dapprima stampato in forma privata con una prefazione di Jeanne de Salzmann ed una nota di prefazione di Valentin Anastasieff a New York da Triangle Editions nel 1975 (170 pagine). la seconda edizione, che comprende dieci pagine supplementari provenienti dallEdizione francese del 1976, fu dapprima pubblicato in forma privata a New York da Triangle Editions nel 1978 (177 pagine).Fu poi ripubblicata da Routledge & Kegan Paul nel 1981, da Dutton nel 1982 e più recentemente in paperback da Penguin Arkana nel 1991.
Vedute dal Mondo Reale: Conversazioni a Mosca, Essentuki, Tiflis, Berlino, Londra, Parigi, New York e Chicago, raccolte dai suoi allievi. Prefazione di Jeanne de Salzmann, New York: Dutton, 1973, 284 pagine: Routledge e Kegan Paul, 1973, 284 pagine; Edizione ridotta con una nuova introduzione, New York; Dutton, 1975, 276 pagine; Londra: Routledge & Kegan Paul, 1976, 276 pagine, Londra e New York: Arkana, 1984, 276 pagine.
Note in quaranta (trentanove nelledizione paperback) conversazioni tenute da Gurdjeff fra il 1914 ed il 1930. Lintroduzione alledizione paperback indica che Le Conversazioni sono state confrontate e raggruppate con laiuto di Madame de Hartmann che fu presente a tutte queste riunioni dal 1917 ad Essentuki e poteva perciò garantirne lautenticità. Queste note forniscono una registrazione vitale dellapproccio fluido che richiede ricerca inerente alla tradizione orale da cui Gurdjeff emergeva e che egli stesso mantenne. Queste conversazioni costituiscono un supplemento ai suoi scritti e lasciano intravedere un insegnamento che deve essere praticato en non semplicemente afferrato come una serie di informazioni. Esso contiene anche larticolo Bagliori di Verità il racconto di una conversazione con Gurdjeff che Ouspensky lesse per la prima volta nel 1915 e citò nel suo Frammenti di un Insegnamento Sconosciuto.
Frammenti di Un Insegnamento Sconosciuto. Di P. D. Ouspensky. New York: Harcourt Brace, 1949, 399 pagine indice; Londra: Routledge & Kegan Paul, 1950, 399 pagine, indice; è stato ripubblicato varie volte in paperback.
Questa relazione precisa e vivida delle conversazioni di Gurdjeff a Mosca, San Pietroburgo ed Essentuki fra il 1915 ed il 1918 fu intrapresa da P.D. Ouspensky nel 1925 con lapprovazione di Gurdjeff. Il manoscritto più antico data del 1925, ma Ouspensky continuò ad elaborarlo negli anni 30, quando esso veniva letto ai suoi gruppi. per sua decisione, esso non fu pubblicato fino alla sua morte, nel 1947, forse perché egli rifiutò di consentire la pubblicazione di qualunque informazione relativa al sistema fino a che fu in vita. Il manoscritto virtualmente completo fu portato allattenzione di Gurdjeff da Mme Ouspensky e, con lincoraggiamento di Gurdjeff stesso, pubblicato nel 1949. Sebbene gli argomenti siano gli stessi, il suo stile da conferenza o da dialoghi è in aperto contrasto con i toni epico-mitologici dei Racconti di Belzebù.
Incontri con Uomini Straordinari: un film con la regia di Peter Brook [e Jeanne de Salzmann] New York: Remar Productions, 1979 [1 ora e 50 min.]; versione video VHS con variante sottotitolo Gurdjeffs Search for Hidden Knowledge (La Ricerca di Gurdjeff della Conoscenza Nascosta N.d.T.). m New York: Society for the Study of Myth and Tradition, 1977, a Parabola Video Release.
Girato in stretta collaborazione con Jeanne de Salzmann, il film contiene la storia raccontata nellautobiografia di Gurdjeff della sua ricerca giovanile, lungo tutto il Medio Oriente, di un contatto con antiche tradizioni di saggezza e di una comprensione definita dello scopo della vita umana. Esso finisce con una sorprendente dimostrazione dei Movimenti di Gurdjeff, la sola autentica dimostrazione che sia disponibile al pubblico.
Questo riassunto è tratto dal testo dellAutore Gurdjeff: a Reading Guide and Interim Bibliography, che descrive gli scritti di Gurdjeff e circa ottanta libri che lo riguardano. La pubblicazione è prevista per il 29 ottobre 1999.
Traduzione di Marco Bonello English Copyright © 1999 J. Walter Driscoll Questa pagina web © 2001 Gurdjieff Electronic Publishing Revisione: 1° Ottobre 2001 |